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La psicoterapia è indicata non soltanto per la cura dei disturbi mentali, ma anche per risolvere problemi psicologici di vario tipo, problemi legati al rapporto con altre persone o problemi di salute che si manifestano con sintomi di tipo fisico (per esempio, dolore, spasmi muscolari, ulcera da stress).
Esistono molte forme di psicoterapia più o meno differenti fra loro nelle teorie di riferimento e nelle tecniche utilizzate. Negli Stati Uniti ne sono state contate alcune centinaia.
A seconda dell'orientamento teorico dello psicoterapeuta e delle necessità legate al trattamento del singolo caso, la psicoterapia può coinvolgere solo l'individuo che cerca aiuto o anche i suoi familiari o altre persone a lui vicine. In certi casi la psicoterapia si svolge in un gruppo composto dallo psicoterapeuta e da persone che presentano problemi simili.
Anche la durata del trattamento e la frequenza e la lunghezza delle sedute può variare a seconda dell'orientamento teorico del terapeuta, dalla sua valutazione dei bisogni del cliente e di altre esigenze.


 

 

Effettivamente ogni professionista interpreterà in modo diverso le cause del malessere e interverrà con i suoi metodi: per curare la depressione si può fare, per esempio, la psicoterapia cognitivo comportamentale, la psicoterapia della Gestalt, la psicoterapia psicoanalitica, la psicoterapia bioenergetica e via dicendo.
Non è però questione di terapia giusta o sbagliata. Certo, per alcuni disturbi ci sono terapie più indicate di altre, ma tutte le psicoterapie hanno in comune quattro elementi:


1. Una relazione, che mobilita forti sentimenti, con una persona che all'interno della società viene considerata un "guaritore". Questa relazione è una specie di alleanza che viene stretta allo scopo di migliorare il benessere del paziente;


 
2. Un luogo specifico - che è l'ambiente di lavoro - protetto e rassicurante;



3. Una teoria che fornisce

una spiegazione plausibile per il problema del paziente e che dà un senso alla procedura terapeutica.

(Al di là delle differenze teoriche, la maggioranza degli psicoterapeuti è convinta che ci sia qualcosa

nel paziente che limita la sua

libertà di realizzare le

proprie potenzialità e vivere in

maniera soddisfacente la propria

vita; il paziente, almeno in parte,

 è potenzialmente in grado di

fare qualcosa per il problema per

 cui cerca aiuto; ogni persona ha,

entro certi limiti, risorse, capacità

 di cambiamento e abilità di

effettuare scelte maggiori di quelle

che ritiene di avere).


4. Una procedura terapeutica

che richiede la partecipazione attiva

 di paziente e terapeuta e che è

ritenuta da entrambi un mezzo

efficace per ristabilire la salute

del paziente.

 

A . MUSSO, B. Luban-Plozza,

Dialogo Medico-paziente,

dalla relazione alla

nuova psicosomatica,

Centro Scientifico Editore,

Torino, 2000.

 

 

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[By Angelo MUSSO].        

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Ultimo aggiornamento: 08-01-21.

 

 
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