CULTURA & BENESSERE
LA BIOENERGETICA
Un sostegno teorico all'analisi
bioenergetica è il concetto di Reich dell'unità e antitesi
di tutti i processi viventi. L'unità si riferisce al fatto
che l'organismo funziona come un tutto unico.
Ogni disturbo coinvolge l'intera persona, cosicché non ci può
essere distinzione tra malattia fisica e mentale, o tra dolore
fisico e mentale. Se una persona ha una malattia di cuore, la
persona è malata, non solo il cuore. Allo stesso modo se una
persona soffre d'ansia, depressione, fobia o compulsione, il
corpo ne viene coinvolto così come la mente. Un trauma fisico
coinvolge la psiche così come un trauma psichico coinvolge il
corpo. Il dolore del desiderio ardente insoddisfatto che un
bambino prova nei confronti della madre non è soltanto un
dolore mentale, è strutturato fisicamente nella tensione e
costrizione della gola e della bocca tramite le quali quel
desiderio sarebbe espresso in pianto o nel protendersi per
succhiare o baciare. La presenza di questa tensione e
costrizione è la prova del trauma primario e della sua
persistenza nel presente.
Il principio di unità stabilisce anche che l'intero corpo è
coinvolto nel trauma. Il desiderio insoddisfatto del bambino
disturba la sua respirazione, il suo senso di sicurezza nelle
gambe e il suo senso di fiducia in se stesso. Ogni trauma
disturba i movimenti pulsatori di base del corpo. Queste sono
le complessive espansioni e contrazioni dell'organismo (che, a
questo livello, funziona come una cellula singola) e i
movimenti ondulatori longitudinali che fluiscono in su e giù
lungo il corpo.
La pulsazione è una qualità di ogni cellula nel corpo. Quando
la pulsazione è forte, la vita è forte. Alla morte cessa tutta
l'attività pulsatoria. Quando la pulsazione è piena e libera
la persona sperimenta una sensazione di gioia e piacere nel
corpo, qualsiasi disturbo di questi naturali movimenti
pulsatori causa una perdita di sensazioni piacevoli e, se
intenso, produce dolore.
La
qualità della pulsazione del corpo si manifesta maggiormente
nella respirazione che combina i movimenti di espansione e
contrazione con quelli dell'onda longitudinale. Il respiro non
è limitato ai polmoni, al contrario tutto il corpo partecipa
ai movimenti respiratori. Il respiro è accompagnato da un'onda
che inizia in profondità nella pelvi e si muove su verso la
bocca. Durante l'espirazione l'onda si muove al contrario.
Dato che il respiro è disturbato in tutti i problemi
emozionali o nevrotici, si può determinare l'esistenza di
questi problemi dalla natura del disturbo respiratorio. Quando
si va risolvendo il problema del paziente il respiro diventa
completamente libero, il problema scompare.
L'aspetto antitetico del processo vivente viene al meglio
riflesso nella relazione tra mente e corpo. L'unità tra di
loro non altera il fatto che ciascuno influenza l'altro e che
a livello superficiale c'è dualità nella natura umana.
Rispettare queste dualità da la possibilità di riconoscere che
l'attitudine conscia di una persona ha una influenza
considerevole sul suo funzionamento totale. L'analisi
bioenergetica aggiunge una dimensione assolutamente nuova alla
psicoterapia: il lavoro con il corpo. L'espressione corporea
del paziente viene studiata per determinare quali sono i
problemi e conflitti nella sua personalità.
C'è sempre
accordo tra quello che rivela il corpo e quello che dice il
paziente. Così, se il paziente si lamenta di essere depresso,
quella lagnanza può essere messa in relazione al livello di
funzionamento energetico depresso del paziente. Al paziente il
cui respiro è superficiale può essere mostrato che non sta
permettendo che venga espresso nessun sentimento. Al paziente
che si lamenta di problemi sessuali può essere dimostrato che
ha gravi tensioni nella pelvi, il che riduce la potenza
sessuale. La maggior parte dei pazienti non sono consapevoli
che i loro problemi sono manifesti nel corpo fino a che non
viene loro fatto vedere ciò. Una volta che viene stabilita
questa comprensione diviene possibile lavorare
bioenergeticamente col paziente.
Vi sono quattro dimensioni dell'analisi bioenergetica :
(a) comprensione e lavoro con le tensioni muscolari
(b) analisi delle associazioni, del comportamento e de
transfert
(c) comprensione delle dinamiche energetiche
(d) focalizzazione sul ruolo della sessualità.
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Tutti i
terapisti bioenergetici conoscono queste quattro dimensioni,
ma la loro enfasi su ciascuna di essa varia secondo il loro
retroterra culturale ed esperienza: molti si focalizzano
fortemente sull'aspetto psicologico, con una certa attenzione
al corpo perché è la fonte del sentire. Altri fanno più lavoro
sul corpo, largamente indirizzato all'espressione delle
sensazioni. Comunque tutti gli analisti bioenergetici notano
aree di contrazione e tensione, interpretano la contrazione e
poi mobilizzano il corpo tramite il respiro ed il movimento
per rilasciare le contrazioni. Ogni contrattura blocca un
flusso di eccitazione all'insù fin dentro la testa e gli
occhi, o all'ingiù fin dentro la pelvi, i genitali e le gambe.
In questi blocchi troviamo sempre dolore. Da un certo punto di
vista il trattenimento o la contrazione sono manovre per
alleviare il dolore, il dolore di una ferita o di
un'umiliazione o il dolore di una perdita o di una
frustrazione. La contrazione diminuisce il dolore riducendo la
sensazione e rendendo insensibile al dolore la persona. Si
rende la parte insensibile. Rilasciare ciò che si trattiene è
dapprima sperimentato, perciò, come doloroso. Il passaggio di
una forza energetica (sangue) attraverso un'area compressa è
doloroso. Ma dopo che è avvenuto, il rilascio viene
sperimentato come piacere. Nessuno può raggiungere alcun
cambiamento caratterologico significativo senza sperimentare
il dolore del cambiamento.
La terapia bioenergetica, sebbene il suo centro di attenzione
primario sia il corpo, è un approccio combinato che lavora sia
con il corpo che con la mente. Durante il colloquio iniziale
il terapeuta dedicherà del tempo ad ascoltare i disturbi e la
storia del paziente, ponendo domande sulla sua situazione
attuale e passata e studiando le espressioni facciali,
l'atteggiamento corporeo e la voce, tutte cose che forniscono
informazioni sulla personalità del paziente. Si possono
ricavare ulteriori informazioni dallo studio della forma e
motilità del corpo stesso. Il modo in cui ci si siede, si sta
in piedi, si respira e ci si muove, tutto ciò è in grado di
rivelare problemi e conflitti.
Una volta che la relazione tra lo psicologico e il fisico
viene stabilita, il paziente sa che il suo corpo dovrà
cambiare se la personalità deve cambiare in modo
significativo. Se il corpo è troppo rigido, cioè, se si
trattengono le sensazioni, il corpo dovrà ammorbidirsi. Se le
sensazioni sono trattenute da tensioni muscolari che tendono a
comprimere il corpo e chiuderne gli sbocchi, queste tensioni
dovranno essere ridotte per permettere l'espressione del
sentire. Ma cambiare il corpo in modo significativo è
un'impresa ardua. In quasi tutti i casi, cambiamenti positivi
ma superficiali accadono piuttosto rapidamente con la terapia
bioenergetica.
La
mobilizzazione iniziale del corpo per mezzo di
una respirazione più profonda e di esercizi
bioenergetici evoca spesso sensazioni a lungo
soppresse. Il paziente può sperimentare
tristezza che può a sua volta trasformarsi in
pianto o rabbia, che può essere espressa
colpendo il letto. Il paziente può sentire una
certa quantità di paura che veniva in precedenza
negata e può sperimentare vibrazioni che
forniscono nuove sensazioni corporee. La
risposta iniziale alla terapia bioenergetica è
come l'apertura di una porta verso un eccitante
mondo nuovo di sentire ed essere. Produce spesso
dei benvenuti cambiamenti nel comportamento. Al
meglio fornisce una base di comprensione e
fiducia per il compito più difficoltoso che ci
sta davanti. Lavorando con il corpo vi sono due
principi di somma importanza.
(1) Qualsiasi limitazione della motilità è sia
un risultato che la causa di difficoltà
emozionali. I limiti si creano in quanto
risultato di conflitti infantili irrisolti, ma
la persistenza della tensione crea difficoltà
emozionali nel presente che si scontrano con le
richieste della realtà adulta. Ogni rigidità
fisica interferisce ed impedisce una risposta
unitaria alle situazioni.
(2) Qualsiasi restrizione della respirazione
naturale è sia il risultato che la causa
dell'ansia. L'ansia nelle situazioni infantili
disturba la respirazione naturale. Se la
situazione che produce ansia persiste ed è
prolungata, il disturbo della respirazione si
struttura in tensioni toraciche e addominali.
L'incapacità di respirare liberamente sotto
stress emozionale è la base fisiologica
dell'esperienza di ansia in tali situazioni
stressanti. L'unità e coordinazione delle
risposte fisiche dipende dall'integrazione dei
movimenti respiratori con i movimenti aggressivi
del corpo. Al punto che la respirazione e la
motilità sono liberate dalle restrizioni delle
tensioni croniche, il funzionamento fisico del
paziente migliorerà. A quel punto il contatto
con la realtà a livello fisico si espanderà e
approfondirà, ma ciò accadrà soltanto a
condizione che vi sia un miglioramento
concomitante e corrispondente della comprensione
della realtà da parte del paziente sia sul piano
psichico che su quello interpersonale. Non ci si
dovrebbe, però, farsi fuorviare dagli apparenti
miglioramenti nel funzionamento del paziente sul
piano psichico ed interpersonale che non sono
accompagnati da un miglioramento analogo del
funzionamento fisico.
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Per mezzo di movimenti particolari e posizioni del corpo i
pazienti in terapia bioenergetica ottengono un contatto più
profondo col corpo ed un sentire migliore nei suoi confronti.
Da questo contatto e sentire iniziano a capire la relazione
tra il loro stato fisico attuale e le esperienze della prima e
seconda infanzia che lo hanno determinato. I clienti imparano
che la negazione del corpo è un rifiuto del bisogno di amore,
questa negazione viene usata per evitare di essere feriti e
disillusi. Imparano ad interpretare le rigidità come difese
contro varie emozioni. Data l'opportunità di dar voce alla
negatività i pazienti scoprono che non verranno abbandonati o
distrutti per avere espresso il loro sentire; tramite
l'accettazione dei loro corpi e dei loro sentimenti gli
individui ampliano il contatto con tutti gli altri aspetti
della realtà.
Poiché il corpo è la base di tutte le funzioni di realtà,
qualsiasi accrescimento nel contatto di una persona con il
corpo produrrà un miglioramento significativo nell'immagine di
sè (immagine corporea), nelle relazioni interpersonali, nella
qualità del pensare e sentire e nella gioia di vivere.
Con questa comprensione energetica si procede ad interpretare
il trattenere o la contrazione in termini di sentimenti
soppressi. Poiché il sentire è stato soppresso, il paziente ne
è inconsapevole. Ad ogni modo, la natura del trattenimento
(linguaggio del corpo) ne identificherà il sentimento.
Generalmente la sensazione può essere portata alla coscienza
attivando il movimento espressivo. Per esempio una mascella
che viene rigidamente trattenuta da muscoli tesi può
trattenere impulsi o mordere. Far mordere un asciugamano, a
qualcuno può attivare questi impulsi cosicché il desiderio
soppresso di mordere diventa conscio. Una gola rigidamente
contratta inibisce l'espressione del pianto o delle urla, ma
la persona può non essere conscia di questa inibizione fino a
che non cerca di piangere o urlare. Spalle rigide possono
bloccare impulsi a colpire con rabbia. Spesso far si che la
persona colpisca il letto con i pugni evoca una sensazione di
rabbia. Allo stesso modo si può identificare la mancanza di
aggressività sessuale in un individuo dalla immobilità della
pelvi. Comunque la capacità di leggere il linguaggio del corpo
non viene acquisita facilmente o rapidamente. Sono necessari
un considerevole training ed esperienza per sviluppare questa
abilità ad un alto livello di competenza.
Interpretare schemi diversi di tensione in parti del corpo
separate (bocca, occhi, spalle, pelvi, piedi ecc. ) è molto
simile a leggere le parole. Anche se si riescono a leggere le
parole correttamente non ne consegue che si riesca a trarne un
senso compiuto.
Per avere un senso compiuto le parole devono essere
interpretate nel contesto di una frase, un paragrafo, persino
un capitolo. Ciascun corpo ha un'espressione unica che rivela
la personalità ed il carattere dell'individuo.
La struttura del carattere può essere vista come una tipologia
che facilita la comprensione e la comunicazione, ma non si può
fare terapia con una tipologia. La terapia ha a che fare con
un individuo molto specifico, ed è quella specificità che si
deve capire dalla lettura del corpo. Le parti hanno senso
rapportate al tutto, ma il tutto non può essere determinato
dalle parti. Solo quando capiamo un individuo in questi
termini abbiamo comprensione dei suoi problemi e soltanto
entro quello schema di riferimento il lavoro sulle parti o
segmenti diventa pienamente produttivo.
Se la terapia è un viaggio alla scoperta di sè dovrebbe essere
condotta da una guida che ha fatto quel viaggio personalmente.
Un terapeuta non può aiutare i pazienti ad avanzare oltre il
punto in cui egli è arrivato. Ma troppi terapisti hanno
mancato di confrontarsi con la loro struttura caratteriale a
livello corporeo. Ciò deriva dalla osservazione che essi non
hanno compiuto cambiamenti significativi nella loro struttura
corporea. Di conseguenza la loro conoscenza della struttura
del carattere è più teorica che esperienziale. Il risultato è
che essi contano soltanto sulla consapevolezza per modificare
la personalità. Infatti la consapevolezza e l'insight possono
far ciò in grado limitato e a livello superficiale. Ad ogni
modo l'insight è solo una finestra attraverso la quale si può
vedere la ragione di un qualche aspetto del comportamento.
Sapere il perché del comportamento non influenza fortemente il
come del comportamento. Credere altrimenti è ignorare il
fattore energetico. Considerazioni di carattere energetico
impongono che un cambiamento profondo implichi un lavoro
continuo di scoperta. Questo è il livello in cui si incontrano
dolore e paura. La paura proviene dal fatto che la scoperta
accade spesso assieme allo sconvolgimento. La vecchia
struttura deve rompersi e crollare perché si possa sviluppare
un modo più libero di essere. Terapisti di successo hanno
sperimentato alcuni di questi sconvolgimenti nel corso della
loro crescita e possono essere testimoni del dolore e paura
che accompagnano questo processo. Si può apprezzare la
riluttanza di molti terapeuti a portare i pazienti al punto di
rottura e di scoperta perché temono il possibile
sconvolgimento che può succedere.
Tuttavia questo processo, sebbene doloroso, può essere
necessario se si vuole che accada un vero cambiamento
terapeutico.
Tratto da "Bioenergetic
Analysis"
Alexander Lowen, M.D.
è il fondatore dell'Analisi Bioenergetica, direttore esecutivo
dell'International Institute for Bioenergetic Analysis, è
autore di numerosi libri e pubblicazioni curate nell'edizione
italiana dal Centro di Documentazione Wilhelm Reich.
A . MUSSO, B. Luban-Plozza,
Dialogo Medico-paziente,
dalla relazione
alla
nuova psicosomatica,
Centro Scientifico Editore,
Torino, 2000.
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